Sono stata ai Malavoglia per il compleanno di mia mamma. Abitiamo in zona quindi siamo andati a piedi, anche se la location vicino a Piazza Oberdan la sera è meno che raccomandabile. Sin dall'inizio ci hanno messo molto a considerarci e a venire a prendere le nostre ordinazioni. Poi abbiamo dovuto aspettare altri venti minuti per scegliere il vino. C'erano solo tre persone e anche se non troppo grande il ristorante era pieno e non erano abbastanza efficienti. Il cibo non è male, ma il servizio è stato pessimo. Un esempio su tutti. Abbiamo ordinato una seconda bottiglia dello stesso vino che stavamo ancora finendo nei nostri bicchieri, e il proprietario/gestore ha versato il vino della nuova bottiglia nei nostri bicchieri che contenevano ancora il vino della prima. Questo è inaccettabile. Oltretutto, il vino della seconda bottiglia sapeva di tappo, il che è ha rovinato il vino nei nostri bicchieri. Dopo averlo fatto notare, il gestore ha vivamente e aspramente protestato verso di noi- cosa che avrebbe ben potuto evitare. Insomma siamo stati trattati veramente male. Il cibo è buono ma niente di speciale. L'atmosfera è vecchia, giusta per i turisti giapponesi e americani che riempivano il ristorante. Alla fine c'era anche un biglietto multilingue nel menu che invitava a lasciare una mancia. Ripeto, perfetto per i turisti, ma non per gli italiani.

Con grande stupore,leggo la "recensione" di questa fantomatica Chiara Reggio sul conto del ristorante i malavoglia di milano. La prima impressione e'che abbia avuto qualche brutto incontro poco prima di entrarci visto che definisce la zona dove lei stessa asserisce di abitare "poco raccomandabile",altrimenti non si spiegherebbe tutto il veleno che vomita in giro gratuitamente e senza alcuna competenza in materia.La seconda e' che abbia sbagliato ristorante' pur coincidendo il nome e l'indirizzo; oppure e' capitata in un serataccia di quelle che tutto va storto o ancora, si vuole vedere a tutti i costi nero come la pece.Frequento questo posto sin da quando ero ragazzino,quasi tutti gli eventi di famiglia li abbiamo festeggiati qui e mai "dico mai" mi e' capitato di assistere a qualche divergenza con dei clienti in mia presenza. Qualche mese fa'ho assistito mio malgrado ad un accenno di protesta da parte di un cliente che si lamentava che il vino sapeva di tappo,la ragazza che lo serviva, garbatamente le fa' notare che e'impossibile in quanto il tappo era sintetico, il titolare cogliendo al volo il probblema suggerisce di cambiare bottiglia.La cosa mi ha talmente incuriosito che domando al sig. Cataldo perche' di quel gesto,mi risponde pacatamente che va bene cosi'per evitare guerre perse in partenza.Sic! Ora conoscendo il tipo immagino,che per il vino sia andata cosi', non solo le avra' cambiato la bottiglia, ma aveva rovinato il vino che c'era dentro i bicchieri,vuoti o pieni?Visto che avevano chiesto gia' la seconda e che il servizio era cosi' lento? Per quanto riguarda il cibo ho una mia opinione,ma se uno ha "mal di testa" o "mal di denti" puo' mai apprezzare piu' di tanto? E poi l'atmosfera vecchia!Ma cosa cercava?Un posto dove raccontano barzellette? Chiedono la mancia? No signora,la casa offre un servizio in piu',chiede tramite un biglietto scritto in Italiano e Inglese che per il pagamento elettronico(con carta di credito)"se desidera lasciare la mancia puo' scrivere qui' l'importo".Io personalmente utilizzo la cosa con molto piacere, riconoscente di ottime cene. Francesco Spinnato

La pasta con le sarde che ho mangiato in questo ristorante e poi un fritto misto di pesce,servito con verdure di stagione dorate lo ricordero'per un bel pezzo.Ho finito con un sorbetto di latte di mandorla e con dei cannolini siciliani indimendicabili accompagnati da un calice di benrye',straordinario passito di pantelleria.ho pasteggiato con dello spumante metodo classico capirossa dell'etna,servitomi al calice,una delizia.il servizio e' stato attento e cortese nonostante il locale fosse pieno.Il costo l'ho trovato vantagioso per l'alto livello del cibo e per la grande professionalita'. in sintesi,da tenere in agenda.Giulio Occhini

Sono tornato di recente al ristorante i malavoglia dopo alcuni mesi all'estero.Grande e' stata la gioia di riassaggiare la mitica girandola di mare,la pasta con le sarde e la costata di tonno ai ferri con rafano e soya,mia moglie invece, ha provato la caponata di melanzane e l'involtino di pesce spada alla messinese.Abbiamo finito con gelato di pistacchio di bronte preparato dalla signora Maria e piccola pasticceria con calice di zibibbo.Il sempre affabile sig. Cataldo consigliandoci una selezione di famiglia di Giuseppe Milazzo ha competato oltremodo la fantastica cena. Grazie,grazie di esistere.Giulio e Nadia occhini

Se andate a Milano non potete non andare a gustare le prelibatezze di questo ristorante. Posto accogliente, servizio ottimo, cucina sublime. Ci sono andata con la mia famiglia e abbiamo mangiato veramente bene, tutto buonissimo, ottimi abbinamenti di sapori con piatti e vini super raffinati. Lo consiglio vivamente.

A Milano per la fiera del mobile,apprfittando del consiglio di alcuni amici siciliani,ho fatto visita a questo ristorante. L\'impressione generale sin dall\'ingresso e\' stata molto favorevole,essendo in 4 persone e non avendo prenotato,sono bastati 10 minuti d\'attesa e ci hanno trovato il tavolo(nel frattempo ci hanno offerto una flute di spumante siciliano, mandorle e ceci tostate). Scegliamo di fare un menu\' degustazione consigliatoci dal maitre: Girandola di mare(sei assaggini di specialita\' diverse),un assagio di pasta con le sarde e a seguire un assaggio di spaghettini al ragu\' di tonno fresco.Come secondo piatto, in 2 abbiamo scelto la costata di tonno ai ferri a loro modo e gli altri 2 commensali involtini di pesce spada alla messinese,quest\'ultimi elaborati da una ricetta estrapolata da un antico libro di ricette, scritto da un certo Duca di Salaparuta nella meta\' del 800,cosi\' ci ha raccontato il maitre. Per dessert abbiamo assaggiato:cassata siciliana,cannolini(piccoli come un pollice di una mano),cubàita di mandorle e altre friandise,tutte fatti dalla loro pasticcera,e tutto accompagnato da un calice di vino zibibbo di Pantelleria. Dalla ricca carta dei vini,abbiamo scelto un ottimo \"Inzolia vigna di gabri\" di Donnafugata e un eccellente Maria Costanza di G.Milazzo.Siamo tutti concordi che che tutte le pietanze oltre ad essere curate attentamente hanno anche la bonta\' di essere originalissimi.Tutto c\'e\' stato servito coi giusti tempi e con grande professionalita\' e gentilezza.Il costo ci e\' sembrato addirittura meno di quanto atteso,che vogliamo di piu?

Io veramente da dei terronacci cosi non ci mangero' piu'. fare 20km di scuter.che cosa vogliono non si capisce proprio, probabilmente la gente che lavora e si da da fare.