Cibo non buono e riscaldato, ma il voto piu' negativo lo darei alla cameriera che ci ha servito. Quando io e mio marito abbiamo chiesto spiegazioni sui piatti, visto che dai nomi non potevamo capire di cosa si trattasse, la simpatica cameriera parlando con altri ospiti seduti accanto a noi ha urlato che è stufa di dover spiegare i piatti ai clienti, poichè a paura che le vengano rubate le ricette..Non penso certo che,con un marito chef io abbia bisogno di rubare la ricetta delle verdure al forno riscaldate....

Il piccolo mondo è uno storico locale di sanremo che i vecchi "sanremaschi" frequentavano dall'inizio del '900 (gestione de andrea) degustando una tipica e genuina cucina ligure. Dagli anni '80 ha cambiato alcune gestioni tutte pessime sino all'arrivo della gestione Cannavina/Borchi dalla fine del '900 fino primi anni 2000 quando il locale ha avuto una rinascita in relazione alla qualità e al servizio. Dopo la loro morte il locale ha mantenuto un buon nome grazie a quella gestione soprattutto grazie alla cuoca Renata Borchi. Ma ora è assolutamete l'ombra del ristorante che conoscevamo, trasandato con un servizio pessimo, pane stopposo preso dai tavoli e riciclato, cibo scadente, menù ridotto e banale, carta dei vini praticamente quasi nulla. Gli antipasti (abbiamo assaggiato verdure ripiene) sono riscaldati e scadenti (qualsiasi persona locale sa che il gusto di questa pietanza è un altro), abbiamo poi ordinato trenette al pesto molto scadenti e servite non contemporaneamente, ma un piatto al primo commensale e il secondo (che abbiamo rifiutato) dopo circa un quarto d'ora. Se non siete buongustai e pensate che questo sia un locale tipico, prego ... accomodatevi... noi non ci andremo mai più.

Il piccolo mondo è uno storico locale di sanremo che i vecchi "sanremaschi" frequentavano dall'inizio del '900 (gestione de andrea) degustando una tipica e genuina cucina ligure. Dagli anni '80 ha cambiato alcune gestioni tutte pessime sino all'arrivo della gestione Cannavina/Borchi dalla fine del '900 fino primi anni 2000 quando il locale ha avuto una rinascita in relazione alla qualità e al servizio. Dopo la loro morte il locale ha mantenuto un buon nome grazie a quella gestione soprattutto grazie alla cuoca Renata Borchi. Ma ora è assolutamete l'ombra del ristorante che conoscevamo, trasandato con un servizio pessimo, pane stopposo preso dai tavoli e riciclato, cibo scadente, menù ridotto e banale, carta dei vini praticamente quasi nulla. Gli antipasti (abbiamo assaggiato verdure ripiene) sono riscaldati e scadenti (qualsiasi persona locale sa che il gusto di questa pietanza è un altro), abbiamo poi ordinato trenette al pesto molto scadenti e servite non contemporaneamente, ma un piatto al primo commensale e il secondo (che abbiamo rifiutato) dopo circa un quarto d'ora. Se non siete buongustai e pensate che questo sia un locale tipico, prego ... accomodatevi... noi non ci andremo mai più.