Ad attirarci è stata la terrazza e la bella vista sul mare, ma l'ambiente deserto ci ha anticipato ciò che poi è stata una brutta scoperta. Nonostante fossimo gli unici clienti, a poco è srvito chiedere di spegnere o abbassare il volume della musica. Niente aria condizionata (fuori c'erano 40 gradi!). Non ci è stato neanche consegnato il menù! Dopo l'elenco dei pochi piatti disponibili, abbiamo scelto: un tris di antipasti. Tre di noi si sono visti recapitare un piatto con tre alici marinate (affogate nell'aceto), una specie di fritella di alici (insapore), e dei moscardini con le patate (sicuramente già cotti in precedenza e scongelati per l'occasione). Altri due hanno invece ricevuto un piatto con i moscardini e patate, due anellini di seppia ripiena (assolutamente anonime) e un'insalatina di pomodorini e polipo. Come secondo tre di noi hanno ordinato una pezzogna. Il pesce era cotto in acqua e dado da brodo, servito con patate dallo stesso sapore del pesce e salatissime. Il vino scelto, una Falanghina di Benevento, era l'unica cosa gradevole. Due di noi, i più coraggiosi, hanno anche chiesto della frutta: la scelta era limitata a melone e ananas. Il melone servito era meno di una zucca. Porzioni scarsissime, ma meglio così! Il conto salato come le patate! Ben 167,75 euro... Nel dettaglio, 5 coperti (6 euro) + 10 per un servizio inesistente (15,20 euro) Una vera rapina...