Tiziano Vegro porta avanti l’attività paterna con passione e scrupolo sia per quanto riguarda la ricerca e l’attenzione delle materie prime, sia perl’aggiornamento costante. Si occupa inoltre dell’accoglienza, molto cordiale, illustrando con accuratezza il menù (non scritto).L a signora maruzzella dirige il lavoro ai fornelli, cucinando in modo leggero e appetitoso. I piatti sono della tradizione veneta, con il recupero di prodotti dei Presìdi SlowFood , come il mais bianco perla.Tipici gli affettati serviti in apertura. Prosciutto crudo, soppressa, lardo accompagnati da sottaceti casalinghi. Anche le altre materie prime sono locali, compresa la carne che Tiziano controlla di persona. Nella nostra ultima visita abbiamo provato un risotto alle verdure e degli gnocchi all’anatra e al pomodoro,stinco di vitello; sulla brace abbiamo visto altri tipi di carne e c’era anche un risotto servito in una forma di parmigiano. Da maggio a sett c’è un menù intero dedicato alle rane: noi abbiamo assaggiato la frittura ma trovate anche l’antipasto di fiori di zucca ripieni di coscette di rane e ricotta, i cannellini con ragu di rane e il risotto. Paste e gnocchi sono fatte in casa, come i dessert: tra gli altri, sfogliatine alla crema chantilly e fragole fresche, panna cotte al vino rosso, semifreddi e gelati. Molto curata la selezione di formaggi, la cantina si arricchisce sempre più di nuove etichette; ma ci sono anche buoni vini dei vicini colli euganei.